domenica 23 maggio 2010

La depurazione dei fumi industriali

Il fumo
Il fumo è una dispersione colloidale di particelle solide in un gas, in genere causata dalla combustione.
Molto spesso il fumo è formato da particelle di carbonio o composti organici non bruciati completamente. Quando si accumula sulle pareti dei comignoli o delle ciminiere è chiamato fuliggine o nerofumo.
Il litantrace comunemente usato nelle acciaierie, nelle navi e nelle ferrovie, a volte non arde completamente. Ne risulta che grandi nuvole di fumo escono dalle ciminiere, danneggiando seriamente le zone circostanti. La luce del sole viene oscurata e l’aria contaminata diviene dannosa alla respirazione.
Molte nazioni hanno emanato particolari leggi contr
o i pericoli del fumo. Si impone l’installazione di filtri per il fumo, una migliore combustione e si raccomanda l’uso di antracite.
Nelle nostre maggiori città
sono stati installati appositi analizzatori automatici che registrano, su un quadrante o su un diagramma, la quantità di fumo esistente nell’atmosfera, rilevando in tale modo il grado di contaminazione di una determinata zona.

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Per la depurazione dei fumi industriali, fatta quando i fumi hanno valore commerciale o sono dannosi, si ricorre, oltre ai normali filtri, depuratori ad acqua o altre alternative:

* le camere a polvere, che sono condotti nei quali il fumo perdendo velocità è costretto a depositare la polvere
* i cicloni, condotti nei quali il fumo gira vorticosamente e, per mezzo della forza centrifuga, le particelle più pesanti aderiscono alle pareti dello stesso condotto
* i depuratori a pioggia, abbattitori di fuliggine, in cui il fumo attraversa un velo d’acqua polverizzata che raccoglie la polvere
* i filtri elettrostatici, in cui la polvere del fumo viene attratta da pareti metalliche elettrizzate

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